AMBIENTI A SORPRESA APPENA FUORI PORTA
Brandelli di natura intatta ed inaspettata tra le colline trevigiane, ecco la nuova meta proposta dal Gruppo Naturalistico con la guida di Anastasia e Sergio, ricercatori instancabili di ambienti incontaminati.
Il tragitto è una parte di un lungo sentiero, che partendo da Bassano del Grappa, unisce il Brenta al Piave in un percorso in quota all’andata, più vicino alla pianura al ritorno. Un cammino studiato unendo sentieri già presenti nel territorio, della lunghezza totale di 100 km. Tra Fede e Natura è il suo nome, perché oltre alla piacevole scoperta di angoli intatti, dove la biodiversità è padrona assoluta, mostra piccole chiesette, testimoni della fede popolare di un tempo.
IN NAVIGAZIONE NELLA LAGUNA
In una tiepida giornata primaverile il bragozzo lascia Altino, l’antico porto romano, per navigare nel canale Santa Maria, immissario del fiume Dese.
La laguna è un po’ malinconica, perché mostra i segni dell’inverno siccitoso appena trascorso: brama acqua per raggiungere i livelli normali. Ma incurante di questo, la cannuccia dondola alla brezza, mentre le reti a bilanciere, intessute di sole, oscillano piano, in attesa di essere calate.
L’imbarcazione entra nel canale Simoncello, un’area blu, posta nel comprensorio della Laguna, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Paesaggio unico, punteggiato di briccole, che indicano alle imbarcazioni i confini delle strade d’acqua. Il loro nome deriva da un fatto storico: al tempo delle Repubbliche marinare, Pisa invase la laguna, ma i Veneziani, tolsero i pali, così i Genovesi si persero e sconsolati se ne andarono dicendo di essere stati vittima di una “briccolata”!
TRA IL BLU DEL LAGO ED IL BLU DEL CIELO
Dopo lunga attesa, finalmente il lago Maggiore accoglie il Gruppo Naturalistico a Pallanza, affacciata sulle acque di un bacino lungo e stretto, ricordo del modellamento di un antico fiume prima e di un ghiacciaio in seguito.
È un pomeriggio d’inizio luglio e Pier è pronto per un giro tra l’arcipelago delle isole Borromee, perle incastonate nel blu del lago. Ecco, la barca s’avvicina all’isola Madre, la costeggia, ma procede e si ferma alla Bella.
BIODIVERSITA’ E SOLE, UN BINOMIO VINCENTE
Una bella giornata di sole vede l’inizio dell’attività naturalistica dopo il lungo riposo forzato. Il tempo favorevole accoglie gli escursionisti a caccia di rarità botaniche sul Monte Ceva, uno dei numerosi Colli, che si ergono limpidi nel bel mezzo della pianura Veneta.
Tutti gli Euganei sono uno scrigno di biodiversità, qui convivono specie mediterranee assieme ad altre tipicamente alpine, come il Semprevivo.
NELL’APPENNINO TRA NATURA E STORIA
Settembre è il mese in cui l’estate volge lentamente al suo epilogo, un mese di transizione, in cui i colori si sfumano verso tonalità più calde in attesa della nuova stagione.
Proprio in questo mese si effettua quest’anno il weekend estivo del gruppo.
Anche la meta è diversa, sono di scena le dolci ondulazioni dell’Appennino, racchiuse all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, uno dei più antichi d’Italia.
MUSICA TRA I GHIACCI
Il Gruppo Naturalistico apre la stagione con un’attività insolita, innovativa.
Ice music è la proposta, un nome originale, che incuriosisce ed attira molte persone.
Già, ma di cosa si tratta? Come dice il nome è musica, prodotta in un luogo affascinante, un anfiteatro di ghiaccio, sorto ai 2600 metri del ghiacciaio Presena, sullo storico confine tra Italia ed Austria, ora tra Trentino e Lombardia.
TRA I CAPOLAVORI DI MADRE NATURA
Anche l’anno 2019 volge alla sua conclusione offrendo un’escursione serena e piacevole con la visita ad una delle bellezze più interessanti della Valbelluna.
In una chiara giornata d’autunno, gli escursionisti muovono i primi passi da S. Antonio Tortal. Pochi passi in realtà, perché ben presto ai loro occhi si svela un affascinante canyon: i Brent da l’Art . Questo nome così strano, ha origini antiche, si perde nella parlata dialettale della valle, dove Brent sta per brentana, il massimo flusso di un corso d’acqua, dopo intensi giorni di pioggia, mentre “Art” è il nome locale dell’Ardo, affluente del Piave.
IL CIMON DELLA PALA SCRUTA LA “MARIOTTA”
Sono una cima ardita, slanciata, che molto spesso buca le nuvole, rimaste al mio collo come una collana candida … sono il Cimon della Pala, ma mi chiamano anche il Cervino delle Dolomiti, appunto per la mia forma, che rievoca quella del più noto quattromila.
In una limpidissima mattina di settembre, spunto a far cucù da due dossi boscosi, superbamente ingioiellato dalla prima neve della stagione. Guardo la valle ancora addormentata, protetta da una bianca coperta di nebbie.
A VOLO D’AEREO SUL LAGO DI LEDRO
Un luogo molto bello, ma lontano merita una due giorni. Così in un terso week end di giugno il gruppo s’avvia verso le Alpi Ledrensi alla conquista di Cima Parì.
Il rifugio Pernici, posto a cavallo tra la valle del lago di Garda e quella di Ledro, funge da campo base. Risistemato di recente, offre come accogliente biglietto da visita una giovane famigliola con tre bambini piccoli:Gabriele dalla sua portantina scruta i nuovi arrivati, quasi voglia carpirne i segreti, Beatrice scorazza in totale libertà in ogni angolo, Eleonora, la più capricciosa, s’affaccia solo il giorno dopo; veglia su di loro un nonno, appassionato fotografo, mentre i giovani genitori accolgono con maestria gli ospiti.
CORSICA, L’ANIMA SELVAGGIA DEL MEDITERRANEO
La primavera porta una novità: scoprire un’isola vicinissima all’Italia, ma non appartenente ad essa, un’isola con una sua identità, un’anima fiera ed indipendente, sempre sottomessa, ma in realtà mai soggiogata, continuamente in lotta con l’oppressore di turno, un’isola dal bilinguismo, la lingua ufficiale e la propria, un’isola dalla bandiera misteriosa: una testa di negro con la benda rialzata sulla fronte per guardare coraggiosamente avanti.
QUATTRO PERLE INCASTONATE NEL BLU
Correva l’anno 1978 e presso la sezione del CAI di Bassano del Grappa spuntava una nuova idea. Tanto nuova non era dal momento che i padri già l’avevano pensata; ma allora era rimasta un’esigenza di pochi nomi illustri.
Insomma era stato pensato Il Gruppo Naturalistico.
Da quell’idea sono trascorsi quarant’anni, un anniversario importante, degno di essere festeggiato. Quindi urge trovare una meta altrettanto importante, una meta dove la natura regni incontaminata.
Pensa e pensa, la scelta cade sull’arcipelago delle Isole Azzorre.
Nove lembi di terra sperduti tra le acque dell’Atlantico, caratterizzati da un esuberante ambiente naturale, ricco di silenzi, profumi e colori.
Settimana esaltante ma anche impegnativa quella che va dal 5 al 13 luglio e che vede protagonisti ben 32 soci del Gruppo Naturalistico: ”A. Dal Sasso” del CAI di Bassano del Grappa.
L’escursione programmata in occasione del 30° di fondazione del Gruppo, si svolge alle Canarie, precisamente nell’isola di Tenerife, con salita al: ”Pico del Teide” di 3.718 m., la montagna più alta della Spagna e secondo vulcano più alto dell’Europa.
Oggi | 2 | |
Ieri | 14 | |
Questa settimana | 16 | |
Questo mese | 324 | |
Fino ad ora | 52693 |
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