Antonia dal Sasso

Ad Antonia
di Giuseppe Busnardo

La gita stava andando male per una nebbia cocciuta e dispettosa? Niente paura, ci pensava Antonia a trasmettere il suo ottimismo e, soprattutto, a zittire i brontoloni.
Il nostro gruppo viveva una fase di stanca nelle proprie attività? Era ancora lei a sollecitare un incontro, a far sentire che dietro i mille impegni di ciascuno c'era ancora tanta voglia di far qualcosa per la montagna e per la natura.

 

C'era da ripartire con qualche nuova iniziativa? Antonia era sempre in prima linea, pronta per fare il giro di telefonate oppure a distribuire una circolare o, meglio ancora, pronta ad assumersi in prima persona un incarico per rendere concrete le idee che stavano nascendo: i corsi a carattere naturalistico, la mostra sul Grappa, il servizio per le scuole, le serate culturali, i week-end di luglio e tant'altro.
Chi tiene in piedi un qualche gruppo associativo, conosce bene la preziosità indispensabile di queste persone cariche di entusiasmo e costantemente disponibili, capaci di mettere in gioco la propria competenza, ma sempre pronte anche per quegli incarichi piccoli e modesti, spesso noiosi, ma essenziali per dare continuità alle attività. Chi non conosce la ricchezza che viene da queste persone che ti aiutano con un sorriso ed una telefonata al momento giusto?
Chiunque si augurerebbe di avere una, due o tre Antonie nel proprio gruppo.
Non c'è allora da stupirsi se il gruppo naturalistico sezionale, attivo dal 1979, ma nato senza un appropriato nome distintivo, sbigottito e incredulo di fronte alla repentina e tragica scomparsa di Antonia Dal Sasso avvenuta il 29.11.1991 decide di dedicare tutta la propria attività alla sua memoria.
L'idea fu subito condivisa da tutti, ma è un'idea che ci costringe ad una impegnativa testimonianza. Sarebbe poca cosa se si limitasse ad un nome inteso come pura etichetta. Il vero modo per ricordare Antonia è dare sempre più concretezza a quelle finalità del gruppo naturalistico sezionale che Lei aveva condiviso fin dalla sua nascita e per le quali s'era sempre impegnata.
Far conoscere le mille bellezze naturali del nostro territorio, creare occasioni ed organizzare escursioni per scoprire dal vero queste ricchezze della natura, dedicare le migliori attenzioni al mondo della scuola perché di questa natura faccia un vero Laboratorio vivente per esperienze educative, affinché i nostri ragazzi divengano cittadini consapevoli e rispettosi di questo patrimonio. Con un'attenzione privilegiata: mantenere nel nostro gruppo quel clima di amicizia e disponibilità che è l'humus indispensabile perché ciascuno abbia voglia di portare il suo piccolo mattone.

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