Pedalando nella magia del Delta

La stagione 2014 si apre con una novità: una biciclettata nel Delta del Po.

Il CAI, da sempre, è sinonimo dell’andar per monti. Il Gruppo naturalistico sezionale, caratterizzato dal motto “natura e cultura”, si muove con passo cadenzato, senza fretta, in ambienti montani e non, con l’occhio attento alla natura circostante in tutti i suoi numerosi aspetti.

Come giustificare allora una biciclettata da Porto Levante a Ca’ Mello?

La bicicletta è il mezzo del momento, è divertente, non inquina, è il simbolo della libertà. Il ciclista di oggi è lo stesso escursionista, per cui ha acquisito la capacità di osservare la natura attorno.

Pedala senza fretta, con l’occhio vigile, vede e scende di sella. Inquadra un casolare rosso che si riflette nell’acqua del canale, una beccaccia di mare che becchetta tra il limo, uno stormo di gabbiani che insegue il trattore al lavoro e banchetta tra le zolle umide, ricche di cibo. Usa il binocolo per osservare un imponente airone cinerino, dei cormorani in posa tra i rami, fenicotteri rosa e tante garzette in lontananza negli acquitrini; indaga tra le acque stagnanti coperte di vegetazione abbellita di fiorellini bianchi.

Si diverte a pedalare tra argini fiorirti di pratoline e ranuncoli, il cui giallo contrasta perfettamente con il viola di particolari infiorescenze, su cui si appoggiano leggiadre farfalle.

Durante la biciclettata, un occhio attento vede anche fiori più ricercati, per cui vola nell’aria un perentorio: “Fermi tutti, ci sono le orchidee!”. Così riemerge l’anima del fotografo, che balza di sella e si tuffa tra le Orchis morio a caccia dello scatto migliore.

Pedalando senza fretta, in questa bellissima giornata, si giunge alla golena di Ca’ Pisani, visibile solo di sfuggita dall’ingresso chiuso. Intorno però filari di tamerici rosa indicano la vicinanza del mare, per ora però si accontentano di riflettersi nelle acque dei canali.

Dopo il pic-nic a Porto Tolle tra uno sterminio di pratoline, la pedalata  attraversa il Po di Maistra e si fa quindi più veloce: l’ orizzonte è piatto ed un po’ monotono, ma permette di lanciare la bici fino alla golena di Ca’ Mello. Qui sorge un dubbio: percorrere l’oasi, protetta dalla regione Veneto, con la due ruote oppure  a piedi?  Pochi in realtà scelgono la seconda possibilità e visitano l’oasi tra cannuccia palustre e biancospino in fiore con vista sul mare della sacca di Scardovari.

Non tutti però hanno scelto la bici sin dal mattino, ma un gruppo più esiguo di persone è rimasto fedele alla tradizionale attività escursionistica  trascorrendo ugualmente la giornata nell’isola della Donzella.

Il pomeriggio vede riunirsi soddisfatti sia ciclisti che escursionisti, incantati dai colori e dai riflessi di questa magica terra.  

Antonietta
 

 

 

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