L’escursione del 28 marzo non percorre valli verdeggianti con sfondi di vette superbe, bensì altre valli dai colori decisamente tendenti all’azzurro. Sono quelle della laguna veneta e precisamente la valle Liona.
Venezia ci accoglie in un mattino radioso e terso, con un cielo azzurro completamente sgombro di nuvole. Così è piacevole la prima passeggiata per calli in una Venezia deserta e sconosciuta. Dalle Fondamenta Nove inizia il tragitto in battello fino a Treporti in una laguna ancora assonnata ed un po’ velata di foschia.
Il percorso a piedi, pur su fondo asfaltato, è accompagnato dal disegno contorto delle barene ancora spoglie, che si specchiano in una laguna dalle sfumature incredibili, dal brusio degli innumerevoli uccelli, dalla brezza costante e piacevole.
Già, ma cosa sono le barene? Sono delle piccolissime isolette a forma tabulare, a volte leggermente concave con i bordi appena rialzati. Il loro nome deriva da “baro”, parola veneta che indica cespuglio o ciuffo d’erba. Nella laguna occupano una superficie di 90 kmq. Sono importantissime dal punto di vista ecologico, perché contribuiscono al ricambio idrico, moderano l’azione del moto ondoso ed ospitano una ricca avifauna.
Distolto lo sguardo dalle barene, si curiosa nel piccolo borgo di Saccagnana, che attraversi in punta di piedi, per non disturbare l’apparente cortile privato con annessa cappella.
Così spaziando sui vasti orizzonti, con sullo sfondo Burano dal suo campanile pendente, s’arriva a Lio Piccolo, ingentilito dai peschi in fiore. Ora il percorso si fa superbo: si calpestano gli argini erbosi, evidenziati dai cespugli ancora spogli, che si stagliano scuri sull’azzurro del cielo.
Il cammino è accompagnato dai voli di aironi, cavalieri d’Italia, garzette e gabbiani. Lo sguardo si sofferma sulla laguna punteggiata di bricole, indugia sui riflessi dei colorati casolari, autori di rari quadri astratti.
L’arrivo a Treporti chiude l’anello ed il ritorno a Venezia avviene in navigazione nella luce della sera, che accende ulteriormente i già intensi colori di Burano.
Antonietta